10/09/2025

Cosa sono gli ADHD?

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L’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività) è un disturbo del neurosviluppo che si manifesta con importanti difficoltà a mantenere l’attenzione, controllare i livelli di attività e la gestione degli impulsi  fino alla manifestazione di episodi di iperattività ed eccessivo movimento.

Spesso scambiato per una cattiva educazione del bambino o per eccessiva immaturità, questo disturbo in realtà può arrivare ad interferire con la vita quotidiana, con la scuola e addirittura con il lavoro, pertanto, va precocemente certificato e gestito sin dalle prime fasi della crescita.

Potrebbe essere necessario interrogarsi sulla eventuale presenza di tale disturbo se si riscontrano nei bambini/adolescenti i seguenti sintomi:

  • DISATTENZIONE: difficoltà a concentrarsi, a seguire le istruzioni anche se basilari, a organizzare le proprie attività, a sistemare ciò che viene richiesto, a dimenticare le proprie cose (cartelle, giubbini, altri oggetti personali) o essere facilmente distratti.
  • IPERATTIVITÀ: incapacità di stare fermi, sentirsi sempre agitato, sotto pressione, e dover parlare incessantemente.
  • IMPULSIVITÀ: agire o parlare senza pensarci, difficoltà ad aspettare il proprio turno e interrompere gli altri.

La manifestazione degli episodi descritti inizia sin dall’infanzia sebbene, come nel caso dei DSA, sia necessario analizzare la presenza dei principali sintomi intorno ai 12 anni di età.  

Come si effettua una diagnosi? Vengono somministrati diversi questionari, investendo innanzitutto i genitori ed eventualmente gli insegnanti che, sulla base dell’osservazione quotidiana possono già fornire un quadro generale delle difficoltà percepite dal bambino. Questi saranno poi opportunamente integrati con gli strumenti diagnostici medici. 

Come per i Disturbi specifici dell’apprendimento, anche l’ADHD può investire contemporaneamente sia il deficit attentivo che l’iperattività, oppure sviluppare solo uno dei due aspetti del disturbo.

Per questo la diagnosi effettuata da uno specialista, come uno psicologo o un neuropsichiatra infantile è necessaria, anche al fine di individuare eventuali comorbilità o  distinguere l’ADHD da altri tipi di irrequietezza. 

È importante non confondere l’ADHD con i capricci, la sedentarietà, la pigrizia, così come è fondamentale non leggere un’eventuale diagnosi come una presa di coscienza della presenza di un deficit cognitivo o di un ritardo mentale. 

Con gli interventi giusti le persone con ADHD possono apprendere a gestire le proprie peculiarità, e, nella maggior parte dei casi trasformarle in strumenti positivi come la memoria di dettaglio, la creatività e il pensiero rapido.

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